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Una batteria di 19 Fondi a supporto della formazione continua in azienda

In Italia esistono 19 Fondi paritetici interprofessionali, introdotti a partire dal 2001 per finanziare i piani formativi aziendali e individuali, nonché altre attività formative destinate ai propri dipendenti per qualificarli e riqualificarli.
Dal 2011 possono riguardare anche i lavoratori con contratti di apprendistato e a progetto.
Ogni azienda può aderire volontariamente a un Fondo, versando lo 0,30% del contributo integrativo per l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria versato dai datori di lavoro all’INPS (art. 25 della Legge 21 dicembre 1978, n. 845 “Legge-quadro in materia di formazione professionale”).

Questi i fondi operativi in Italia:

• Fondimpresa
• Foragri
• Fapi Fondo formazione piccole medie imprese
• For.Te.
• Fba Fondo Banche Assicurazioni
• FonARCom
• Fon.Coop
• FondArtigianato
• Fond.E.R. – Fondo Enti Religiosi
• Fondir
• Fondirigenti
• FondItalia – Fondo Formazione Italia
• Fondo conoscenza
• Fondo Dirigenti PMI
• Fondolavoro
• Fondoprofessioni
• Fonservizi Fondo formaz. servizi pubblici industriali
• Fonter
• FormAzienda

ADTM ha acquisito un’esperienza consolidata per prestare servizio alle aziende di diversi settori merceologici e su tutto il territorio nazionale. Le imprese sono guidate direttamente alle attività formative, togliendo loro il carico di tutte le onerose fasi che gravitano intorno alle procedure da seguire.
È così che le imprese che abbiamo seguito hanno potuto accedere a finanziamenti per complessivi 4 milioni e 581.427,51 euro. Prevalentemente l’attività di ADTM ha riguardato progetti candidati a avvisi di Fondimpresa, il fondo più importante. Ma anche Foragri, For.Te., Fapi e Fonarcom.

Con la formazione finanziata, le aziende possono garantire formazione continua e specializzata ai propri dipendenti, attraverso l’adesione gratuita a uno dei fondi interprofessionali, che permetterà di recupere lo 0,30% trattenuto dalle buste paga e destinato ai fondi interprofessionali.

Come funzionano i fondi interprofessionali, in sintesi.

L’adesione a un fondo interprofessionale deve essere comunicata all’INPS tramite i flussi UNIEMENS (le comunicazioni che le imprese hanno l’obbligo di indirizzare mensilmente all’INPS contenenti i dati retributivi e le informazioni utili al calcolo dei contributi da versare), inserendo il codice del fondo scelto.
Ogni fondo ha proprie regole interne che di massima consentono di impegnare, esclusivamente per la formazione generalista e specifica, delle somme maturate su un proprio cassetto aziendale e la partecipazione ad avvisi di sistema, attraverso un ente qualificato alla partecipazione.

ADTM, ente accreditato alla presentazione delle domande, si occupa di tutte le fasi necessarie per l’accesso ai finanziamenti per la formazione. Tali fasi sono:

• consulenza alle imprese per la scelta del fondo più adatto alle loro esigenze;
• monitoraggio costante degli avvisi;
• progettazione per la richiesta dei finanziamenti;
• gestione delle piattaforme per le attività formative;
• rendicontazione dei finanziamenti e chiusura progetti.

La formazione potrà svolgersi all’interno della stessa sede aziendale, se prevista dai requisiti di idoneità richiesti dai fondi. Le modalità formative proposte sono aula, affiancamento, FAD sincrona e asincrona, training on job, in percentuale stabilita dalle linee guida e dagli avvisi pubblicati di volta in volta dai fondi.