FONDI
INTERPROFESSIONALI
I Fondi paritetici interprofessionali nazionali sono stati istituti nella Legge Finanziaria del 2001 (articolo 118 della Legge 23 dicembre 2000, n. 388) per finanziare i piani formativi aziendali e individuali, nonché altre attività formative destinate ai propri dipendenti per qualificarli e riqualificarli. Dal 2011 possono riguardare anche i lavoratori con contratti di apprendistato e a progetto.
Ogni azienda può aderire volontariamente a un Fondo, versando lo 0,30% del contributo integrativo per l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria versato dai datori di lavoro all’INPS (art. 25 della Legge 21 dicembre 1978, n. 845 “Legge-quadro in materia di formazione professionale”).
Con la formazione finanziata, le aziende possono garantire formazione continua e specializzata ai propri dipendenti, attraverso l’adesione gratuita a uno dei fondi interprofessionali, che permetterà di recupere lo 0,30% trattenuto dalle buste paga e destinato ai fondi interprofessionali.
Le imprese devono comunicare l’adesione a un fondo interprofessionale all’INPS attraverso i flussi UNIEMENS, inviando mensilmente dati retributivi e informazioni per il calcolo dei contributi. I fondi hanno regole interne che permettono l’utilizzo delle risorse aziendali per la formazione e la partecipazione ad avvisi di sistema.
ADTM, ente accreditato, gestisce le fasi per l’accesso ai finanziamenti, offrendo consulenza, monitoraggio, progettazione, gestione delle piattaforme, rendicontazione e chiusura dei progetti. La formazione può svolgersi internamente, seguendo i requisiti dei fondi, con modalità come aula, affiancamento, FAD sincrona/asincrona e training on job, conformi alle linee guida e agli avvisi pubblicati dai fondi.